X° Festival della Dottrina Sociale
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Il tema scelto per la X edizione del Festival della Dottrina Sociale, “Memoria del futuro”, ci ricorda che siamo parte di una storia, ispirata al bene, che ci invita a guardare oltre, ad attivare energie collettive, non tanto per far cose nuove, ma per far nuove tutte le cose. Se la dimenticanza è il peccato dell'uomo, far memoria è il miglior modo per preparare il futuro. Si fa memoria contrastando la corruzione dilagante e abbandonando le abitudini di una pessima politica priva di visione, che continua a pensare il futuro in funzione degli interessi di corto respiro del presente. L'edizione 2020 del Festival Nazionale della Dottrina Sociale, promosso dalla Fondazione Segni Nuovi, merita un plauso. Perché se è vero che i principi fondativi dell'insegnamento della Chiesa sono sempre gli stessi è anche vero che devono essere calati nelle realtà concrete dei territori. E ogni territorio esprime esigenze e problemi diversi. L'ideatore del Festival, don Adriano Vincenzi, prematuramente scomparso il 13 febbraio, nel concludere la scorsa edizione aveva espresso il desiderio di un Festival diffuso. Quest’anno in 28 città, da Torino a Bologna, da Palermo a Roma, da Napoli a Mazara del Vallo, la Dottrina sociale è stata occasione di nuovi incontri, nuovi linguaggi, e nuove proposte.
In molti di questi territori è stata sottoscritta una Carta dei Valori intesa come concretezza dei voleri. Il Festival, con gli oltre 300 volontari che lo rendono possibile coniuga idealità e concretezza. Negli ultimi 10 anni il Festival ha contribuito alla riscoperta della attualità e della bellezza della Dottrina Sociale, con una particolare attenzione alla dimensione economica. Don Adriano ha dato vita nel 2011, a questa straordinaria esperienza perché era un prete appassionato dell'umano con un senso profondo dell'amicizia. Il Festival 2020, nel solco di questa ispirazione profetica, è una occasione per costruire ponti, superare fossati, dare vita a alleanze e reti. Perché parole antiche come persona, bene comune, solidarietà e sussidiarietà vengano piantate nella realtà sociale, come il simbolico albero di melograno e diano frutti. Imprese sociali e cooperative, politiche di sostegno alla povertà, misure contro la disoccupazione, centri culturali. La Dottrina sociale è la “carezza di Dio” ai poveri. Questa carezza ha bisogno delle nostre mani e del nostro impegno.